giovedì
26 Giugno 2025

96 – Tommaso e il dubbio del suo cuore

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96) TOMMASO

Nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo il ciclo cristologico della parete destra si chiude con l’immagine degli undici apostoli nel cenacolo mentre accolgono il Risorto. Questa scena solenne, di epoca teodericiana, raffigura il passo del vangelo di Giovanni in cui Cristo appare agli apostoli otto giorni dopo la Pasqua, alla presenza anche di Tommaso che, incredulo alle parole a lui annunciate da chi aveva visto il Signore, aveva chiesto non solo di vedere, ma anche di toccare le ferite di Gesù: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Coerentemente al testo Cristo è raffigurato nell’atto di mostrare le ferite del costato mentre Tommaso, prostrato e con le mani velate, lo riconosce Dio e Signore. Sulla sinistra della composizione è simbolicamente raffigurato il cenacolo le cui porte sono chiuse, come indicato dal quarto vangelo. Nella prima metà del V secolo Pietro Crisologo, vescovo di Ravenna, aveva così commentato questo passo evangelico: «Perché Tommaso cerca in questo modo le prove della fede? […]. Perché la mano di un discepolo si sforza di scavare nuovamente il fianco che la lancia di un empio soldato aveva aperto? […]. Tommaso provvedeva ad eliminare non solo il dubbio del suo cuore, ma anche quello di tutti gli uomini; e, accingendosi a rivelare queste verità tra i pagani, da scrupoloso indagatore cercava il modo per garantire il mistero d’una fede così importante».

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