200 – A volte ritornano Seguici su Telegram e resta aggiornato Il 13 gennaio 2022 dopo più di due secoli, grazie al progetto del Ministero della Cultura “100 opere tornano a casa”, è rientrata a Ravenna la pala di Nicolò Rondinelli raffigurante l’apparizione di San Giovanni Evangelista a Galla Placidia. La tavola, trasferita a Brera nel 1809 a seguito delle soppressioni, era stata commissionata per l’Abbazia di San Giovanni Evangelista unitamente ad un altro dipinto, anch’esso non più a Ravenna. Giorgio Vasari, ne Le vite, è il primo a darne testimonianza: «Fece in San Giovanni Evangelista […] due tavole: in una è San Giovanni quando consacra la chiesa». Girolamo Fabri ne darà notizia sia ne Le sagre memorie di Ravenna antica sia nella Ravenna ricercata dove la segnala tra le opere che «meritano essere osservate», ricordandone la collocazione nella «Cappella nella seconda Nave verso il Claustro». Pochi anni prima della sua partenza l’opera sarà citata da Francesco Beltrami ne Il forestiere istruito: «La tavola rappresentante la B. Vergine col Bambino, S. Gio. Evangelista, che incensa l’Altare, Galla Placidia genuflessa, e alcuni Angeli, è di mano di Niccolò Rondinelli». Anche in seguito al suo trasferimento l’opera continuerà ad essere ricordata dagli storici locali e Antonio Tarlazzi nelle Memorie sacre di Ravenna descrivendo la Basilica di San Giovanni scriverà: «Alcuni de’ suoi dipinti sono mancati, i migliori del Rondinelli […], trasportati a Milano». Per dieci anni l’opera resterà in città e potrà essere ammirata al Museo Nazionale. Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna