266 – Grandi rami frementi al vento

Pineta Ravenna Foto D'epoca

Lungo i secoli la pineta di Ravenna è stata oggetto di ammirazione e innumerevoli scrittori l’hanno resa immortale citandola nelle loro opere. Lo stesso si può dire per i viaggiatori che soggiornando nella città degli esarchi non hanno potuto non dedicare un pensiero a questo luogo così affascinante e denso di memorie. Anche Triphosa Bates Batcheller, cantante lirica statunitense la cui fama secondo diversi critici era sostenuta più dalla sua ricchezza che dal suo talento, ne lasciò un intenso ricordo in un resoconto di viaggio pubblicato per la prima volta nel 1911 e in edizione italiana, con il titolo Ville e castelli d’Italia, solo nel 1980: «Avvicinandoci alla città di Ravenna vedemmo il panorama completo della grande pineta […] che è incomparabile e maestosa come Dante ce l’ha descritta. Per la sua posizione, lontana dalla città, ai limiti di nebbiose paludi, si può facilmente fantasticare che il mormorio suggestivo dei grandi rami frementi al vento racconti la storia dei folli amori di Ravenna, delle tragedie e dei trionfi avvenuti in questa città. Gli alti pini di questa foresta romantica e fatale sono maestosi, grandiosi e scuri; i fusti sono alti e forti come le colonne di una grande basilica; i rami si estendono larghi e potenti sino a formare con il loro intreccio un solido tetto ombroso. Ampia e scura linea che si profila sulla riva del mare, ai lati delle verdeggianti paludi […] la pineta corrisponde nella realtà alla splendida visione poetica evocata da Dante».

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