259 – Mosaici moderni per Giuseppe Bovini Seguici su Telegram e resta aggiornato Nel 1988, per le edizioni Angelo Longo Editore, veniva dato alle stampe il ricordo che Friedrich Wilhelm Deichmann, insigne archeologo e studioso dei monumenti ravennati, aveva reso al collega Giuseppe Bovini, morto improvvisamente e prematuramente il 1° gennaio 1975. Nel sottolineare i meriti e le imprese di questo importante studioso che era giunto a Ravenna nel 1950 come ispettore presso la Soprintendenza ai Monumenti della Romagna e come Direttore del Museo nazionale, Deichmann non mancava di ricordare come fosse stata un’idea di Bovini non solo quella di un’esposizione itinerante delle copie degli antichi mosaici di Ravenna, ma anche quella di creare un serrato dialogo tra gli artisti contemporanei e i mosaicisti ravennati: «Presto l’abilità dei mosaicisti ravennati fece nascere in Bovini un’altra idea: quella di mettere la tecnica musiva al servizio dell’arte contemporanea, suscitando l’interesse di artisti di prim’ordine nel fornire bozzetti di opere che si potessero trasporre in mosaico. A questo scopo Bovini, instancabile come sempre, si mise in contatto con gli artisti più prestigiosi del tempo. Nel settembre 1954 incontrai Giuseppe Bovini lungo la Promenade des Anglais a Nizza, vivamente commosso ed impressionato, mi parlò della visita da lui appena resa a Henri Matisse, a Vence. Era davvero un successo straordinario e nello stesso tempo commovente aver trovato la collaborazione di questo sommo artista di biblica età. Nasceva così la collezione dei mosaici moderni». Total0 0 0 0 Seguici su Telegram e resta aggiornato leggi gli altri post di: Cartoline da Ravenna