sabato
21 Giugno 2025

Teoderico e la vecchia Pasquina

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307) MURATOV MAUSOLEO

Il Mausoleo di Teoderico è un monumento dal fascino indiscusso. Maestoso e imponente ha sempre lasciato in chi lo ha visitato un’impressione di solidità e forza, degna del re da cui prende il nome. Eppure, una delle descrizioni più belle che siano mai state scritte, lo presenta come un luogo familiare al pari della figura del grande Goto.
A lasciarci questa narrazione così sincera è Pavel Pavlovic Muratov, che vide Ravenna nel 1908, in occasione del suo primo viaggio in Italia: «La tomba del re dei Goti si trova fuori città, fra campi, giardini e vigneti. La sua cupola massiccia è ben familiare al contadino e al vignaiolo ravennati. […] Qui ci viene involontariamente da credere all’esistenza di una continuità col passato, al legame strano, sottilissimo e complesso tra il nostro destino e quello del leggendario sovrano. Ci aiuta in questo lo spettacolo offerto dalla vita semplice che abbraccia amichevole l’antico mausoleo. Il vento lambisce le sue pareti tondeggianti portando il profumo maturo delle rose autunnali. […] Sotto il caldo sole d’ottobre finiscono di maturare gli ultimi frutti dell’autunno italiano, fichi succosi e dolci come miele. Accanto c’è una vigna, dove la vecchia e abbronzata Pasquina, armata di coltello ricurvo, è sempre pronta a tagliarti per tre soldi un grappolo enorme di uva nera dolcissima. Il custode abita qui come in un piccolo paradiso; nei momenti liberi dai visitatori zappa il suo orto o leva dalle foglie grasse lumache che raccoglie in un sacco».

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