209 – Un battistero per Sant’Agostino

Battistero Neoniano Domenco Bruschi

Domenico Bruschi, pittore umbro attivo tra la seconda metà dell’800 e i primi del ‘900, negli anni ’70 del XIX secolo dipinse per la chiesa di sant’Agostino alla Valletta due imponenti tele ad olio raffiguranti la Disputa e il Battesimo di sant’Agostino. Queste due opere, i cui bozzetti sono custoditi presso il Museo dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, furono le prime di una serie di altre commissioni a soggetto religioso per diverse chiese dell’isola di Malta. Per entrambi i dipinti Bruschi scelse luoghi significativi della storia della tradizione cristiana immaginando la scena della disputa nella basilica romana di San Clemente e il battesimo del Santo presso il battistero Neoniano di Ravenna.
Il battistero ravennate, ben riconoscibile nelle sue linee architettoniche e nelle decorazioni, presenta sant’Agostino all’interno del fonte battesimale mentre viene battezzato da sant’Ambrogio, con la madre Monica inginocchiata davanti al fonte e una serie di neofiti disposti attorno ad esso. Sant’Agostino, che fu battezzato a Milano nella Pasqua del 397 dall’allora vescovo sant’Ambrogio, ricevette il sacramento del battesimo, come ebbe modo di raccontare nelle Confessioni, insieme all’amico Alipio e al figlio Adeodato: «Giunto il momento in cui dovevo dare il mio nome per il battesimo, lasciammo la campagna e facemmo ritorno a Milano. Alipio volle rinascere anch’egli in te con me […]. Prendemmo con noi anche il giovane Adeodato, nato dalla mia carne e frutto del mio peccato».
Immagine tratta dall’archivo della Biblioteca Classense di Ravenna (Fondo Corrado Ricci, inv. n. 2059).

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