Sono settimane che l’Emilia è protagonista di un intenso sciame sismico che purtroppo ha provocato, e ancora sta provocando, danni enormi al patrimonio storico, alle abitazioni, alle industrie e vere e proprie tragedie, tra morti, feriti e sfollati.
Questa situazione di angoscia ed incertezza è terreno fertile per il diffondersi di notizie false, che si propagano a tempo di record nella rete da pseudo-esperti in cerca di mezz’ora di celebrità. O più probabilmente per tornaconti di altro tipo più materiale, come vendita di libri, che non hanno nulla di scientifico, o di strumenti per la previsione di terremoti alle popolazioni terrorizzate.
Io vorrei invitare tutti ad essere molto cauti e a non credere ciecamente a qualunque cosa troviate scritta sul web, anche se il nome del sito suona serio o quello del divulgatore appaia preceduto da rassicuranti prefissi (Prof. Dott. Pres. Dir…..). Ma la diffusione è massiccia. Io stessa, che non sono esperta in sismologia se non ad un livello di base, ho dovuto faticare non poco per riuscire a districarmi nell’inondazione di informazioni che ci ha investito.
In queste situazioni occorre esercitare un forte autocontrollo e la buona pratica del dubbio di fronte a qualunque informazione, in special modo verso quelle che sbandierano certezze, complotti, modelli miracolosi, geni incompresi….
Ora proverò a riassumere alcune delle cose che sono riuscita a raccogliere andando direttamente a informarmi presso fonti accreditate. In rigoroso ordine sparso:
1. Cosa sta accadendo? Non si è mai vista una cosa simile.
Scosse di questo genere nelle stesse zone sono avvenute circa 450 anni fa, accompagnate da uno sciame sismico durato anni. Per ovvi motivi le fonti sono storiche e non strumentali. Per quanto la sismologia non sia in grado di prevedere i terremoti, la zona padana attende sismi fino a circa il 6.2Richter, quindi in linea con quelli attuali, ma con frequenza piuttosto rara, ogni varie centinaia di anni. Siamo purtroppo pienamente dentro le statistiche. Poteva accadere tra 70 anni, tra 100 anni, oppure 20 anni fa. Nessuno può prevederlo. E’ capitato a noi, non diamo la colpa a complotti o a forze malvagie.
2. I terremoti possono essere previsti.
Non mi stancherò mai di ripetere che non è possibile fare previsioni. Vi ho già provato a spiegare perchè nei post precedenti (vedi articoli correlati). Ma oggi uso un altro argomento, diciamo più “empirico”: se qualcuno avesse trovato il modo di prevedere i terremoti sarebbe l’uomo più ricco del mondo. Le assicurazioni lo coprirebbero d’oro. A tutti i convegni di sismologia partecipano sempre gli esperti di stima del rischio sia delle grosse compagnie che delle società specializzate che fanno i conti per loro. Non ci vorrebbe nulla a contattarli per proporgli il metodo infallibile. Invece l’incompreso “previsore” va in TV, sui giornali o spera in una circolazione virale di un suo commento su Facebook. E magari vende libri di dubbia qualità…
3. Mai viste scosse di assestamento della stessa intensità della prima.
Senza andare lontano nel tempo e nello spazio, basta ricordare recenti precedenti nostrani per dire che non è vero. Durante il terremoto di San Giuliano nel 2002 furono 2 terremoti di uguale magnitudo a 36 ore di distanza. In Umbria nel 1997 vi furono due terremoti (5.8 e 6.1) nello stesso giorno a distanza di poche ore. Ricorderete tutti le immagini della volta della basilica di San Francesco ad Assisi, riprese da un operatore televisivo sul posto proprio a seguito del primo episodio nella notte. Forse qualcuno ricorderà anche il secondo terremoto del Friuli, forte quanto il primo a pochi mesi di differenza. E i nati negli anni ’60 si ricorderanno le tre scosse gemelle del Belice.
Lo sciame sismico, tra l’altro, è una buona notizia anche se appende tutti gli spiriti all’angoscia: significa che le enormi energie accumulate sono rilasciate in 10-100-1000 scosse invece che in una sola super-distruttiva.
4. Un sisma 5.1 è molto simile al sisma 5.9 iniziale.
La scala Richter misura la massima ampiezza della traccia con cui un sismografo registra l’evento a una distanza dall’epicentro di 100 km, ed è una scala logaritmica. Ciò significa che tra un numero e il successivo c’è la differenza di 10 volte nell’ampiezza di oscillazione! L’energia rilasciata poi varia di circa 30 volte. Quindi per un sisma 6 l’oscillazione è 10 volte maggiore di un 5, ed è 30 volte più intenso. Che non è proprio la stessa cosa.
Poi sugli effetti agiscono diversi fattori, come la durata, la profondità e il tipo di terreno, ma in questo caso le profondità sono simili e il terreno, ovviamente, lo stesso. Una cosa importante: dopo tutte queste scosse, gli edifici già danneggiati sono più vulnerabili e anche una scossa inferiore può causare danni ingenti e crolli.
Confrontando le immagini sotto, anche un occhio non esperto può apporezzare la differenza tra i tre maggiori episodi sismici finora accaduti in Emilia:
5. I terremoti che stanno colpendo l’Emilia sono molto intensi.
terremoti più intensi mai registrati sono sopra il 9 Richter, decine di migliaia di volte più intensi di quelli che stanno colpendo la nostra terra in questi giorni. Già da quanto riportato sopra si dovrebbe evincere che terremoti tra 5.0 e 5.9 sono di media intensità. A conferma di questo si consideri che di terremoti in questo range di intensità ne avvengono circa 1500 ogni anno nel mondo, sono definiti “moderati” e, si legge, “possono provocare danni ingenti in costruzioni costruite in modo precario su regioni piuttosto piccole. Al massimo lievi danni su edifici ben costruiti”.
6. Siamo zona sismica solo dal 2003. Prima non lo eravamo.
La nostra zona è stata classificata come sismica dal 2003: anno in cui la nuova normativa antisismica sulle costruzioni è entrata in vigore nelle nostre zone. Il punto è che anche se siamo stati classificati zona sismica solo di recente non significa che il rischio sia aumentato, mentre prima fossimo al riparo. Sono la conoscenze e gli studi che progrediscono. E’ un po’ come quando la medicina ha cominciato a classificare il colesterolo alto tra i fattori di rischio dell’infarto. Non è che prima di scoprirlo chi si turava le arterie di sugna fosse meno esposto…..La nostra unica difesa a certi episodi è costruire in maniera impeccabile seguendo la normativa antisismica. E se avessi una casa (o un capannone) costruiti senza averle seguite, perchè precedenti, io non mi sentirei “a posto”. Perchè qui non si tratta di rispettare norme (cioè, sì, anche, e eventuali responsabilità andranno perseguite con durezza!), ma di vite umane, di lavoratori, di famiglie e dei nostri figli. E’ un discorso demagogico?
7. Non esistono costruzioni anti-sismiche in grado da proteggerci rispetto qualsiasi sisma.
Se è vero che non ci si può proteggere da qualunque cosa, tuttavia stiamo attenti alle dimensioni. Se in Giappone o Cile sismi del grado 6 o 7 Richter non sono neppure degni di essere riportati e avvengono quotidianamente, e se quello tremendo del marzo 2011 che ha distrutto il nord del Giappone, con le conseguenze terribili sulla centrale nucleare di Fukushima, è stato uno dei 10 sismi più intensi mai registrati (9 Richter e i danni dovuti principalmente allo tzunami e non alle scosse), potete facilmente trarne come conclusione che è assolutamente possibile costruire in modo da garantire la sicurezza delle popolazioni anche da noi. Invece da noi sismi di media intensità, attorno al 6 Richter, producono tragedie. Sarà meglio che cominciamo a porci con altro spirito rispetto a queste questioni.
8. I sismi ora in atto sono dovuti al fracking
Il fracking, ovvero la fratturazione idraulica, è lo sfruttamento della pressione di un fluido per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso. Non ha nessuna responsabilità sui sismi di queste settimane in Emilia-Romagna, non foss’altro in quanto non è praticato in Italia. Dove praticato (USA principalmente) il territorio è monitorato attentamente anche dal punto di vista sismico e niente di questo genere è mai emerso. E’ piuttosto ardito pensare che interventi umani -per pressioni in gioco e profondità, siano in grado di provocare sismi di questa entità. La cosa più probabile è che sia un evento in linea con la sismica padana, dove ogni qualche centinaia di anni avviene uno sciame sismico lungo ed intenso capace di distruzioni importanti: l’ultimo circa 500 anni fa, senza fracking e estrazioni di metano. Come si poteva spiegare quello?
Concludo questo post troppo lungo, e nonostante questo incompleto.
In questi giorni non posso non pensare a quando ho ristrutturato la mia casa a partire dal 2004: ho dovuto seguire la normativa antisismica in vigore tutt’oggi cambiata da poco, spendendo decine di migliaia di euro in più di quanto avrei dovuto fare pochi anni prima. Ora ricordare i tecnici e i geometri che mi dicevano ridacchiando che ero stata “sfortunata” per questo, mi fa rabbrividire.