Il quotidiano La Repubblica, dal 14 gennaio e per dieci settimane è uscito con ben venti inserti sulla Scienza chiamati “Capire la Scienza” la cui stesura è stata affidata ad illustri scienziati, ognuno chiamato a raccontare il campo in cui è più esperto.
Sulle venti uscite previste, 14 sono state dedicate alla Fisica (supponendo di ascrivere la Teoria delle Stringhe alla Fisica…), una alla Matematica (una matematica piuttosto contigua alla Fisica) e solo cinque a tutto il resto della Scienza (3 Biologia, 1 Chimica, 1 Medicina).
Non me ne vogliate quindi se anche nel mio blog autogestito le proporzioni non potranno essere tanto diverse. Io sono un fisico teorico, esperta in special modo di Relatività generale e buchi neri. Non vi sarà sfuggito che praticamente tutti i post scritti finora riguardavano la Fisica.
Sono da subito stata perfettamente consapevole del fatto che, rispetto allo sterminato universo della Scienza io non posso che dare un contributo estremamente parziale dal mio angolino di conoscenza. Ho superato queste remore solo poiché ritenevo giusto ridare visibilità alla Scienza in un momento in cui viene sempre dimenticata quando si parla di Cultura.
Tuttavia mi piacerebbe aprire il mio blog, con precisa scadenza spannometrica, ai contributi di scienziati e ricercatori del nostro territorio, sia quelli dei laboratori e centri studio romagnoli, sia quelli che lavorano all’estero o comunque lontano. Oltre a dar uno sguardo più ampio di quello che posso dare io dal mio particolare angolino sul pianeta Scienza, mi piace l’idea di togliere gli scienziati da quello che sembra un cono d’ombra: ce ne sono molti, sono tra noi, ma nessuno li conosce né sa di cosa si occupano.
Inoltre mi piace l’idea aprire questo spazio al dialogo. Perché il monologo “non mi somiglia” mentre il dialogo è assolutamente parte del mio essere. E anche ingrediente fondamentale della Scienza.
Che ne pensate?
