mercoledì
25 Giugno 2025
Rubrica Eppur si muove

La mela di Turing

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Marchio AppleIl 5 ottobre di un anno fa un’ondata di commozione attraversa il pianeta per la morte di Steve Jobs. Fondatore della Apple (e della Pixar, e di un sacco di cose che hanno avuto un successo clamoroso), icona di questo inizio di Terzo millennio. Definito genio per le sue intuizioni, o guru per la sua filosofia di vita, meravigliosamente espresso nel famoso “discorso di Stanford” e condensato nel celebre “Stay hungry, Stay foolish”.

Tuttavia non si può dire sia stato né uno scienziato né un inventore. Ha avuto la straordinaria capacità di creare un brand, un modello, un simbolo dei nostri tempi. Ha compreso prima di tutti il ruolo chiave della bellezza in un prodotto tecnologico, intuendo che quel muro divisorio tra tecnologico e bello fosse fittizio e limitante.
L’uomo pretende l’utile, ma si innamora sempre del bello.
E un uomo innamorato comprerà sempre il prodotto dei suoi sogni.
E Jobs è stato capace di trasformare il sogno in una mela.

Ma da dove viene il simbolo della Apple? Quella meravigliosa, geniale mela con un morso su un lato.
Richiama la mela del giardino dell’Eden, colta dal primo uomo che cede alla sua fame di conoscenza disubbidendo al Dio. Richiama la famosa mela di Newton, che gli fece intuire (o almeno così si dice) la legge di gravitazione universale. Tutto questo, certo.
Ma il richiamo più forte è quello con Biancaneve. E Alan Turing.

Alan TuringAlan Turing non è famoso come Steve Jobs, ma in pochi hanno cambiato la vita di noi tutti quanto lui.
Nato a Londra nel 1912, studia meccanica quantistica e logica a Cambridge. Poi master a Princeton, dove i suoi lavori su logica computazionale sono il fondamento per gli sviluppi successivi di intelligenza artificiale. Formalizza il concetto di “algoritmo” e la “macchina di Turing” (1937) è il precursore teorico dei moderni computer.
Torna in Gran Bretagna nel 1938 e durante la seconda guerra mondiale fornisce la chiave e gli strumenti per la decodifica dei messaggi cifrati tedeschi, dando ad inglesi e alleati un vantaggio fondamentale in grado di cambiare le sorti della guerra.

Alan Turing è stato uno dei più grandi matematici del XX secolo. Considerato il padre del’informatica e dell’intelligenza artificiale, i suoi contributi e le sue ricerche hanno cambiato il corso della storia e le nostre vite.

Ma la mela cosa centra?
Alan Turing era omosessuale nella puritana società inglese della prima metà del secolo scorso. Nel 1952 denuncia ingenuamente per furto un ragazzo con cui aveva trascorso la notte. Viene arrestato con l’accusa di omosessualità (allora era reato) e condannato ad una cura a base di estrogeni che hanno effetti devastanti sulla sua mente e sul suo corpo. La condanna impedisce di fatto anche la sua ricerca scientifica poiché gli viene ritirato il nullaosta dei servizi segreti.
La sua fragile psiche non regge e, incompreso e isolato, si uccide il 7 giugno 1954.
Dando un morso ad una mela avvelenata con cianuro.

Mac BiancaneveFin da bambino, Biancaneve era la sua
favola preferita.

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