Nobel e Ig-Nobel

Sono stati assegnati da poco i Premi Nobel del 2014, il più prestigioso riconoscimento internazionale per la Scienza.
Ad aggiudicarselo per la Chimica sono stati Eric Betzig, Stefan W. Hell e William E. Moerner “per lo sviluppo della microscopia in fluorescenza in super risoluzione”: una particolare tecnica che funziona come una lente che consente di osservare le strutture cellulari con dettaglio finora irraggiungibile.

Nobel2014

I vincitori del premio Nobel per la Medicina: Edvard Moser, John O’Keefe, May-Britt Moser.

Il premio Nobel per la Medicina invece è stato assegnato ai ricercatori a John O’Keefe, May-Britt Moser ed Edvard Moser per i loro studi sulle cellule cerebrali che si occupano di posizionamento nello spazio: in pratica il nostro GPS (sistema di geoposizionamento) interno capace di farci capire dove ci troviamo e la direzione in cui ci stiamo dirigendo. May-Britt e Edward Moser sono marito e moglie. Non è la prima volta che il Nobel viene assegnato a membri di una stessa famiglia. I primi furono Marie Curie e suo marito Pierre Curie nel 1903 per la Fisica. Lo ha poi ottenuto anche loro figlia Irène Joliot-Curie insieme al marito Frédéric Joliot-Curie nel 1935 per la chimica.

Il Nobel per la Fisica va invece a tre ricercatori giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura per la loro invenzione del LED (diodo a emissione luminosa) a luce blu, che ha permesso di realizzare sistemi di illuminazione a basso consumo energetico. I LED a luce verde e rossa erano già stati inventati, ma senza la luce blu era impossibile crearne uno a luce bianca, capace di avere ricadute planetarie. Si tratta di una invenzione di venti anni fa, ottenuta durante uno studio sui semiconduttori. Dedicato a chi ritiene che la ricerca di base sia slegata dalla vita reale.

Regno Unito, Norvegia, Germania, Stati Uniti, Giappone….Non è insolito che l’Italia non sia presente a questa chiama riservata alle eccellenze assolute in termini di ricerca scientifica.

Ignobel 2014

Ig-Nobel per la Fisica: lo studio di forze e attriti dello scivolamento sulla buccia di banana. Premio vinto dai ricercatori giapponesi Kiyoshi Mabuchi, Kensei Tanaka, Daichi Uchijima and Rina Sakai.

Tuttavia l’Italia assente dall’assegnazione dei Nobel, quest’anno ottiene una straordinaria affermazione negli Ig-Nobel. Gli Ig-Nobel sono i premi alle ricerche scientifiche più improbabili, quelle che “prima fanno ridere, poi fanno pensare”, istituiti poco più di venti anni fa per fare da contraltare autoironico e spiritoso ai Nobel (per chi volesse saperne di più leggete qui). Due riconoscimenti vanno al nostro Paese. Il primo, l’Ig Nobel per l’Arte, è andato a Marina de Tommaso, Michele Sardaro e Paolo Livrea, neuroscienziati dell’Università di Bari, “per aver misurato il dolore che si prova a guardare una brutta opera d’arte, mentre si viene colpiti da un raggio laser”. I capolavori dell’arte funzionerebbero quasi da anestetici.

Ma è l’Ig-Nobel per l’Economia in premio che più ha fatto discutere, e dovrebbe far riflettere.
Se l’è aggiudicato l’ISTAT , l’Istituto Nazionale per la Statistica. Motivazione: “aver preso l’iniziativa nell’adempiere il mandato dell’Unione Europea per ogni paese di aumentare la portata della propria economia nazionale includendo le rendite derivanti dalla prostituzione, dalle droghe illegali, dal contrabbando e da altre transazioni finanziarie illecite tra partecipanti volontari”.
Io credo che questo faccia ridere principalmente all’estero. Agli Italiani invece rimane forte la necessità di riflettere.

Qui gli altri vincitori di quest’anno. Per farsi due risate.
(io adoro i ricercatori travestiti da orsi bianchi per spaventare le renne)

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