Ho scoperto la settimana scorsa che Rosario Crocetta, il neo-presidente della regione Sicilia, ha inserito nella sua giunta Antonino Zichichi. Lo si può notare esattamente sotto il crocefisso, a sancire anche visivamente la sua collocazione.
Ci ho messo giorni a riprendermi dallo choc iniziale.
Non intendo scrivere un post su di lui, non basterebbe un libro, ma solo riportare alcuni dati.
Antonino Zichichi, 83 anni, fisico, professione scienziato, pensionato da professore ordinario, di stanza al CERN, è stato sia mio prof di Fisica Subatomica a Bologna, sia mio datore di lavoro quando ho lavorato al Centro Enrico Fermi di Roma, di cui lui allora era Presidente*.
Ha saputo unire come pochi scienza, potere e Vaticano.
Ben note le sue posizioni sulla fede esternate spesso in modo bislacco, sguaiato e irrispettoso verso chi era portatore di altre sensibilità.
Appena insediato ha subito messo in imbarazzo il presidente dichiarando che il suo sogno sarebbe una Sicilia piena di centrali nucleari. Ma non così, tanto per fare, bensì “in mano ai fisici”. Come marchio di sicurezza e garanzia.
Sorvolo sul fatto che due referendum hanno sancito che gli italiani proprio no, le centrali nucleari non le vogliono. E un assessore regionale dovrebbe saperlo.
Vorrei solo dire che pur appartenendo alla sua stessa categoria, quella dei fisici (o forse proprio per questo), constato che purtroppo il bollino di fisico o scienziato non è immediata garanzia di qualità. Soprattutto per quelli selezionati in certe filiere, per compiacenza al capo più che per competenza. Tanto per dire, il Prof. Boschi che fu presidente INGV (Instituto nazionale Geologia e Vulcanologia) e recentemente è stato condannato per le vicende de L’Aquila (vedi post correlato) mostrando tutta la sua subalternità al potente di turno, deve la sua carriera proprio a Zichichi.
Intendiamoci, non credo che gli scienziati debbano chiudersi in torri d’avorio sigillate al mondo. Spero anzi che il loro contributo di sensibilità e competenza sia sempre più richiesto. Uno scienziato assessore regionale alla Cultura è una cosa che mi auguro di rivedere in futuro, anche per restituire dignità e valore a questo fondamentale aspetto spesso dimenticato.
Ma la sola cosa positiva che vedo in Zichichi assessore alla Cultura in Sicilia è che ora Crozza ricomincia a riproporlo:
“Sapete perchè voglio la Sicilia piana di centrali nucleari?
Perchè io sto a Ginevra!”.
*Ora tale carica è passata alla sua collaboratrice storica. Dinastie.
