2 agosto: il federalismo della commemorazione

Oggi, 30 anni fa, si consumava una delle stragi più feroci della Repubblica italiana. Una strage che ci ha toccato da vicino, perché Bologna è lì a due passi, è il nostro capoluogo, è un pezzo della vita di tanti ravennati. Ecco, noi, oggi, a Bologna ci saremo, saremo rappresentati in quanto ravennati da un’assessore che è lì per conto del nostro Comune. E invece, in quanto italiani la nostra presenza dovrebbe essere simboleggiata solo da un Prefetto. Non ci sarà nemmeno un ministro, perché non vogliono ricevere fischi. Perché nessuno può andare davanti a quelle persone e dire: abbiamo fatto tutto il possibile per scoprire la verità fino in fondo. Ecco, si può quindi dire che saremo rappresentati a metà: in quanto ravennati, emiliano-romagnoli ma non in quanto italiani. Che sia il federalismo che avanza?

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