Non si conosce il menu della cena e magari la sua presenza a Lido di Savio era solamente per passione culinaria. Ma è più probabile che la scelta del litorale ravennate, dove stava da tre mesi, fosse dettata dalla possibilità di avere appoggi. La sera del 17 novembre in un ristorante del Lido i carabinieri hanno arrestato Pietro Saponaro, 46enne brindisino, uno dei 46 accusati di associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta Game Over coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Lecce. Alloggiava a casa di parenti, all’oscuro delle sue presunte affiliazioni. La circostanza è solo una ulteriore conferma di quanto già confermato da circostanze simili: la mafia, o presunta tale, è in mezzo a noi. Allora può essere utile conoscerla e maturare qualche anticorpo. Ad esempio facendo un giro questa sera, mercoledì 20, alle 21 alla sala Buzzi di via Berlinguer 11 a Ravenna dove i giovani attori del Nuovo Teatro Sanità di Napoli porteranno in scena un reading tratto dal libro “La giusta parte, testimoni e storie dell’antimafia”, iniziativa curata dall’associazione Gruppo dello Zuccherificio.
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