Manca un anno e mezzo all’apertura del museo archeologico di Classe per cui si lavora dal 2002 e doveva aprire nel 2004. All’annuncio della data di inaugurazione (primavera 2018), i rappresentanti della fondazione Ravennantica che cura il progetto hanno detto che al momento non c’è ancora il nome definitivo con cui battezzare l’ex zuccherificio. Ci sono delle idee, dicono, ma ancora da definire. E in quel frangente il sindaco si è raccomandato molto chiaramente: «Trovate un acronomico che abbia senso perché oggi senza acronimo non sei nessuno». Ironia sì, ma fino a un certo punto: il Moma di New York, il Mambo di Bologna, il Maxxi e il Macro di Roma, il Muse di Trento, il Mart di Rovereto, il Musa di Cervia, il Mar di Ravenna, l’Mfa di Boston, il Mumok di Vienna e via dicendo. Insomma, Classe ha bisogno di un acronimo per avere successo. Cari creativi, non siate timidi, c’è bisogno di voi.
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