Vuoi vedere che se va avanti così, tra un po’ toccherà leggere gli annunci sui giornali. «AAA azienda di proprietà del Comune di Ravenna cerca persona disposta al ruolo di presidente, unico requisito la tessera di un partito di maggioranza e comprovata fedeltà al suddetto partito. Graditi trascorsi nell’amministrazione pubblica (ma non troppo recenti che sennò la legge ne stabilisce l’incompatibilità). Impiego part-time, ruolo prestigioso». Il drastico taglio alla presidenza delle Farmacie a qualcuno sarà dispiaciuto eccome. Quello era un posto davvero molto conteso (tra Pri e Pd, per la precisione), che offriva uno stipendio più che dignitoso: 47mila euro lordi annui. Ora però, bisogna stringere la cinghia e quel compenso è stato più che dimezzato, divenendo decisamente meno appetibile, anche se con la crisi forse 20mila euro non fanno così schifo, nemmeno ad ex amministratori. Ma resta la domanda: bisognava proprio aspettare questi tagli per “razionalizzare” la spesa? E siamo sicuri, a questo punto, che non ci siano altre “razionalizzazioni” possibili (ossia drastici tagli senza grosse conseguenze) in giro?
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