La vicenda delle liste elettoralidi Sant’Agata suggerisce riflessioni sull’efficacia strategica del Pd, giàcomprovata a livello nazionale da ben più rilevanti faccende. Lasciando starequestioni di legittimità, vale la pena soffermarsi su quelle di opportunitàpolitica. Perché darsi tanto da fare per permettere alla Legadi presentare una lista? Per amor di democrazia, dicono. In tal caso, a cosaserve la raccolta delle firme? Non dovrebbe avere il compito di dimostrare cheil partito è radicato a sufficienza sul territorio per rappresentarne leistanze? Ma se i firmatari sono di un altro partito, cosa dimostra? Oppure, loscopo “dalemiano” era dividere la maggioranza per conquistare la cittadella”nemica”? Operazione vana, visto che ha vinto il centrodestra comunque. Nuovistrateghi cercasi per casa Pd.
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