Non male la proposta di un nostro lettore per far fronte alla carenza di fondi nel mondo della cultura, formulata a commento della notizia che è fortemente a rischio la prossima edizione di Komikazen, il festival internazionale del fumetto che si svolge ormai da anni a Ravenna. Un appello, il suo, che rilanciamo con entusiasmo, a «soggetti nuovi e solitamente defilati, alle energie economiche che esistono in città, da quelle più grandi (petrolieri, energetici, portuali) a quelle più piccole (commercianti e artigiani, rappresentati dalle rispettive organizzazioni, liberi professionisti, cliniche private)» affinché possano adottare una manifestazione culturale in grado di arricchire tutta la città. «Anche perché – fa notare giustamente il lettore – un festival come Komikazen (o come altri che vivacchiano per difficoltà economiche e non per assenza di idee), costano molto meno di un Suv o di una nuova auto aziendale». Sottoscriviamo.
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