I dati sono parziali, ma pare che la tendenza anticipata dai sondaggisti sia confermata anche qui: alle urne ci sta andando meno gente dell’ultima volta. Ora naturalmente ci si potrà dilungare sulle ipotesi: la gente è stanca di una politica litigiosa soprattutto all’interno di partiti e schieramenti, di simboli che ormai non rappresentano più istanze reali e di altri che sembrano usciti da un corso di ingegneria politica, di partiti che hanno rinnegato la propria vocazione primaria. Chissà. Oppure, potrebbero essere in grande aumento i comunisti proletari. Proprio alla vigilia del voto, infatti, invitavano tutti a disertare le urne. Adesso potranno dire di aver vinto, un po’ come fece il fronte del no all’indomani del referendum sulla fecondazione assistita. Certo, i comunisti proletari appaiono assai più innocui.