È proprio il concetto di «albero abusivo» che fa un certo effetto a sentirlo. Pensare che un albero sia illegale perché l’ha piantato qualcuno senza prendersi la briga di chiedere le mille autorizzazioni burocratiche richieste sembra quasi assurdo. Sia chiaro, le regole ci sono anche per gli alberi che altrimenti uno pianta quello che vuole e a volte combina pure danni. Ma la storia del quartiere San Giuseppe, ex villaggio Anic, è quasi surreale: nell’assemblea di quello che viene considerato come un condominio diffuso, con oltre quattrocento famiglie, la maggioranza dei residenti del quartiere è d’accordo per abbattere 150 alberi classici, chiamiamoli così, per metterci alberelli da frutto. Ma ve lo immaginate? Un melograno di due metri dove prima stava un pino di venti. Oh, magari viene fuori pure una cosa carina alla fine, ma a ‘sti alberelli da frutto serviranno anni per avere il loro senso. Vale davvero la pena? Va bene che dal fruttivendolo ormai serve la Visa Black ma c’è un limite a tutto…
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