«Meglio guardare le belle ragazze che essere gay». (Silvio Berlusconi)
«Sul piano politico e sociale sono contro ogni discriminazione contro i gay. Ma moralmente penso che sia sbagliato. Come non pagare le tasse». (Rocco Buttiglione)
«Sono certa che tutti i genitori italiani sperano di avere figli eterosessuali». (Daniela Santanché)
«L’omosessualità è una devianza della personalità: un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico». (Paola Binetti)
«Se lei mi chiede: “Un maestro dichiaratamente omosessuale può fare il maestro?” Io le dico di no. Capito? Perché ritengo che non sia educativo nei confronti dei bambini». (Gianfranco Fini)
«Le coppie gay sono costituzionalmente sterili». (Mara Carfagna)
«I matrimoni tra gay sono una idea profondamente incivile, una violenza della natura e sulla natura». (Pierferdinando Casini)
«Nella vita penso si debba provare tutto tranne due cose: i culattoni e la droga». (Renzo Bossi)
«È meglio che un bambino stia in Africa con la sua tribù, piuttosto che cresca con due uomini o due donne, con genitori gay». (Rosy Bindi)
«E se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale e, pertanto, chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell’inferno». (Roberto Calderoli)
«Due donne che si baciano? Come fare pipì in strada». (Carlo Giovanardi)
Se qualcuno pensasse che l’inaugurazione di oggi (sabato 6 ottobre) della sede Arcigay e del loro sportello antidiscriminazione al centro Quake sia una cosa di poco conto, beh, ecco, si dovrebbe rileggere le undici dichiarazioni riproposte qui sopra. Sono di politici di destra, di centro e anche di (centro)sinistra. E sono altrettante buone ragioni per esserci, oggi pomeriggio, anche solo col pensiero.