C’era una volta una soap che si intitolava “anche i ricchi piangono”. Parafrasando, si potrebbe dire che anche i potenti, ogni tanto, perdono. Prendete questa faccenda di Halloween. Il Vescovo che invita i cristiani a non celebrarlo, a pregare, ad andare in Duomo, il prete di una delle più importanti chiese di Ravenna ci mette addirittura il manifesto sul sagrato con il segno di divieto sulla zucca. Servirà a qualcosa? Ci crediamo poco. La moda ormai è dilagata ed è un fiorire di feste e laboratori e spettacoli per grandi e piccini. Un modo per riappropriarsi delle antiche radici precristiane, dice l’antropologo Baldini. Comunque sia, una chiara sconfitta per la potentissima chiesa cattolica, che entra nelle scuole, detta linee politiche a vari livelli ma poi, di fronte ai fantasmi di Halloween, non può nulla. Un po’ come quando, un anno fa circa, non riuscì a convincere i fedeli della zona del Torrione sulla necessità di accogliere i senzatetto nel loro quartiere e fu costretta a fare dietrofront davanti allo spettro della paura dei residenti. E quella, di sicuro, è stata una sconfitta decisamente più cocente.
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