L’Italia è proprio un paese per vecchi. Si parla tanto dell’emarginazione di una intera generazione di giovani dalla vita economica e sociale, di innovazione, ma sono solo «chiacchere e distintivo (di notabili politici)». Prendete ad esempio l’urgenza di dotare il Paese di una “banda larga“ al passo coi tempi. Di nuove reti informatiche che consentano di ridurre il “digital divide” e di lavorare, informarsi, sbrigare pratiche più agevolmente ed efficientemente con internet. E non come oggi, alla velocità di un bradipo. Secondo le statistiche l’Italia è il fanalino di coda in Europa nel campo delle infrastrutture digitali.
Ebbene si scopre che recentemente, lo zelante governo di larghe intese che dovrebbe tirarci fuori dalla palude, ha decurtato il fondo destinato proprio alla “banda larga“. Ha tagliato 20 milioni di euro sui già esigui 150.
Per dirottarli dove? Verso gli esodati?. No. Per la cassa integrazione? No. Per quelli sotto la soglia di povertà? No. Per incentivare imprese e posti di lavoro per i giovani? Neppure.
Andranno a garantire il fondo di finanziamento pubblico delle Tv locali. Avete presente le Tv locali? Con tutto il rispetto per chi ci lavora e chi le guarda. Altro che gigabyte al secondo, qui da noi il futuro che avanza è Sgabanaza che scor in dialet…
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