E quindi bastava chiederli i trasferimenti. Insomma pare che la situazione del 2009 nel carcere di Ravenna, cui tutti si riferivano con la sintesi di inferno, si potesse evitare richiedendo i trasferimenti in altre strutture italiane. E invece a Port’Aurea c’erano il triplo dei detenuti ospitabili (178 invece di 59). Ci dicevano che era inevitabile, che non si potevano spostare. Poi tre anni fa è cambiata la direzione. E sono cambiate le cose. Su questo sono tutti d’accordo, tutte le voci che abbiamo ascoltato per lo speciale di tre pagine sul carcere nel numero di questa settimana del nostro giornale, ci hanno tenuto a spendere parole di elogio per l’attuale direttrice e critiche per la precedente. A volte a fare la differenza nelle amministrazioni pubbliche sono le persone.
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