Sfortunatamente non tutti i nostri lettori potranno conoscerlo. Non rappresentando più nessuno (un tempo si firmava come esponente del Pdl, adesso solo con nome e cognome) e parlando a titolo personale non ci sentiamo di continuare a pubblicarne le esternazioni. Ma Giulio Bazzocchi prosegue imperterrito a inviarcele, a noi come a tutti gli altri giornali, naturalmente. E meno male, perché l’ultima è piuttosto divertente. È una replica alla Uaar e alla sua campagna sull’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica. «Il tentativo da parte dell’Uaar di mascherare l’ateismo - scrive il Nostro -, lo svuotamento dell’anima, la laicità come solo potere della ragione, il tecnicismo marxista da contrapporre all’umanesimo greco/ebraico/cristiano è solo un ausilio a quella cultura sessantottina che ha portato alla deresponsabilizzazione delle giovani generazioni, al credere che tutto ti sia permesso l’importante che ti senti di farlo, che ha portato giovani ad annullarsi in pratiche quali l’Emo». L’Emo?