Sarà il tempo a consentire una valutazione con cognizione di causa ma, ragionando solo sulla carta all’indomani della sua nomina, può sorgere un certo ottimismo per la scelta della professoressa associata Alessandra Romagnoli come rappresentante del Comune nel nuovo comitato di gestione dell’Autorità portuale. Donna (in un sistema portuale notoriamente non molto attento alle quote rosa), 43 anni (in una stagione in cui si premiano i dinosauri o si rincorre il giovanilismo), laureata in Diritto della Navigazione (in un mondo di ministri senza quel titolo), docente universitaria in Diritto della Navigazione (in una società che non usa richiedere troppe competenze). A questo punto però la domanda sorge spontanea: se non ci fosse stata una legge che impone un profilo di questo spessore (sostanzialmente quello di chi potrebbe fare anche il presidente di Ap), la scelta del sindaco sarebbe stata la stessa? Ah, lo aggiungiamo a scanso di equivoci: volendo si possono usare le stesse linee guida anche per fare tutte le nomine pubbliche anche fuori dal porto…
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