Cara Hera, vogliamo più servizi e meno dividendi. Come nel caso della “bomba d’acqua”, come si suol dire di questi tempi, caduta a Ravenna nel pomeriggio di domenica 3 agosto, che poi era un micragnoso nubifragio. Roba da poco eh, anche i danni prodotti. Ma come al solito nessuna responsabilità di fronte alle fogne che per un’ora sono saltate, portando merda nelle strade, nelle cantine e in alcune case dei contribuenti ravennati. Danni ripuliti da operosi cittadini, vittime della minialluvione – si direbbe cittadini di serie B – che altrettanto operosamente però pagano con puntualità teutonica le bollette di Hera. Dite che non è colpa vostra, ok, che le fogne non erano intasate, ok, che è caduta troppa acqua troppo in fretta, e passi. Però come spiegate che dopo due giorni e decine di telefonate ai numeri verdi della multiforsetroppecose, per ottenere una ripulitura – obbligo di igiene pubblica – degli spazi comuni cosparsi della mefitica lordura, Hera non è riuscita a inviare neppure un’autobotte?
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