Dateci una M, dateci una E, dateci una D, e tutte le altre lettere necessarie a comporre la parola che ogni ravennate anche minimamente alfabetizzato in questi giorni non può non aver letto: Medrano. Ebbene sì, il circo è tornato e voi non potete non saperlo. Come ogni volta, la città è tappezzata di manifesti enormi negli spazi normalmente riservati al semplice prato, in mezzo a rotonde, aiuole, sui guard rail dei cavalcavia, attaccati ai lampioni lungo le strade. Unica regola: essere ben visibili a chi sta guidando un’auto o un qualsiasi altro mezzo a motore o a pedali. Ma quale misteriosa deroga permette al circo Medrano ciò che è vietato a tutti gli altri? E perché, se dobbiamo fare una deroga, farla proprio per il circo Medrano? Non sarebbe meglio il Nightmare, piuttosto, o la stagione di prosa all’Alighieri o il Ravenna Festival? Almeno quei lenzuoli di manifesti sarebbero un po’ più chic…
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