Nemmeno i più cinici e più spietati, nemmeno in un consesso di atei agnostici razionalisti si sarebbe arrivati a tanto, a trasformare i preti in sorvegliati speciali quando sono in presenza di minori. Ci ha pensato la Curia ravennate con le nuove linee guida impartite ai parroci dopo lo scandalo Desio: non solo niente più social, chat o sms, cioè i mezzi di comunicazione oggi prediletti dai ragazzi, ma soprattutto mai un adulto da solo con un minore chiunque egli sia. Anche la confessione, quando ci sono dei ragazzini, non la si potrà più fare in un luogo appartato, ma in uno «aperto e visibile da parte di tutti». Per non cadere in tentazione? Certo questa volta non si può dire che la Curia se ne sia stata con le mani in mano, ma poi però non vengano a dire che sono i detrattori della Chiesa quelli che non si fidano dei parroci…
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