Dal segretario provinciale del Pd e dal sindaco di Ravenna erano arrivati appelli all’unità del partito, così come da molte altre parti. In particolare De Pascale chiedeva a Renzi di “dimostrare di essere un leader” chiedendogli addirittura di fermare il congresso. Ebbene, il congresso non si ferma. La scissione sembra alle porte e per chi qui è stato bersaniano convinto e poi più o meno convinto renziano il dilemma, immaginiamo, non sarà facile. C’è chi ha sempre parlato di “modello Ravenna” del Pd dove tutte le scelte sono state unitarie (a costo di rinunciare a primarie e competizioni interne). Ma adesso, se i partiti diventano due, cosa ne sarà anche del “modello Ravenna”?. E dopo questo enorme pasticcio, un’altra domanda è anche: chi resterà renziano?
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