In una città e in Paese dove si muove poco o nulla anche un piccolo esempio di efficienza conforta soprattutto se riguarda la pubblica amministrazione. Si tratta della Carta di Identità Elettronica, di cui si parla dai primi anni 2000, su cui lo Stato e gli enti locali hanno (dovrebbero avere) investito milioni di euro per passare dalle vecchie scartoffie all’era digitale della burocrazia. La CIE, nelle intenzioni, potrebbe concentrare tutti i più importanti dati del cittadino e consentirgli di accelerare e facilitare via web gran parte delle pratiche amministrative e fiscali che lo riguardano (documenti, salute, tasse, permessi…). Molte di queste funzioni non sono ancora attive, ma passi, le potenzialità ci sono tutte. Il bello è che gran parte degli italiani questa CIE se la sognano. In una recente puntata di “Report“ della Gabanelli si scopre che a Napoli da anni mancano i supporti materiali e le macchine per farla (?), a Milano una funzionaria dell’anagrafe la fa passare addirittura per un gadget, consigliando al cittadino di rinnovare la vecchia versione cartacea… A Ravenna, invece, per farla ci si può prenotare online sul sito del Comune, scegliendo su di un calendario elettronico ora e giorno in cui recarsi all’anagrafe per ottenerla. Basta portare solo la vecchia carta d’tentità scaduta o in scadenza… Se siete puntuali, non c’è fila da fare e l’operazione dura appena 15 minuti circa. Incredibile ma vero!
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