Comprare una squadra di calcio nei dilettanti e promettere di portarla nella massima serie del professionismo (cioè quattro categorie più su) non è una promessa da poco. È l’annuncio appena fatto (senza specificare in quanti anni vuole compiere l’impresa) da Ignazio Cipriani, 35enne neo patron del Ravenna Fc. Dalla D alla A. A memoria, non si ricordano annunci altrettanto ambiziosi nel panorama del pallone. L’esempio più simile nella storia recente forse è il Monza, espressione calcistica di una città di 123mila abitanti (Ravenna ne conta 160mila, terza per dimensione in Italia a non essere mai stata nella massima categoria dopo Taranto e Prato). I brianzoli nel campionato 2016-2017 conquistarono la promozione della D alla C così come fece il Ravenna (ultima promozione tra i professionisti con lo stesso allenatore che guiderà i giallorossi nel 2024-2025). Nel 2018 la società biancorossa era in C e venne acquistata da Silvio Berlusconi. Nel 2022 il Monza ha esordito in serie A. Per scalare tre categorie Silvio ci ha messo quattro stagioni. E allora visto che il calcio è fatto (soprattutto) di sogni e fantasie, è impossibile non farsi stuzzicare dalla suggestione: dove sarà il Ravenna nel 2028? Ignazio farà meglio di Silvio? Cipriani > Berlusconi?
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