E così, dopo lungo dibattito e con buona pace di Saviano che, illuso, aveva pensato che fosse la sinistra a chiedere la revoca alla cittadinanza onoraria a Mussolini, il Duce resta nostro cittadino onorario. Come testimonianza, visto che altrimenti a Ravenna si rischiava di dimenticare il fascismo. E del resto, se non l’aveva revocata Bulow settant’anni fa un motivo l’avrà avuto. Un timore proprio solo locale, visto che altrove il Pd sta facendo l’opposto. A dare man forte ai democratici è arrivata addirittura Sel, la quale ha cambiato posizione immaginiamo per ottenere l’approvazione di un odg che impegna il sindaco a fare qualcosa per dare la cittadinanza onoraria ai figli degli stranieri nati a Ravenna. E così, fra tante originalità politiche la sinistra è riuscita a introdurre l’idea di cittadinanza onoraria per i figli degli stranieri salvando quella all’estensore delle leggi razziali. Simbolicamente, un bel paradosso, no? Certo, il fatto di per sé non è particolarmente rilevante e le urgenze sono ben altre, ma diciamo che dà piuttosto bene l’idea di cosa si intenda con città bizantina, a prescindere dai mosaici.
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