Classifiche che passione

Che belle le classifiche di fine anno fatte dagli istituti di ricerca sulla qualità della vita nelle città italiane. Belle perché vanno bene per tutti. Per chi governa e per chi sta all’opposizione. Per difendere il proprio operato e per attaccare quello degli altri. Tanto un indice o un parametro buono allo scopo si trova sempre. E poi dipende sempre da che parte si guarda alla graduatoria. La città cala in classifica? Se sei all’opposizione è facile: «Cittadini siamo scesi in classifica, tutta colpa di chi governa». Se sei al governo non ti scoraggiare, hai la tua carta da giocare: «C’è gente che sta peggio di noi». E poi se nel complesso la città scende e tu sei al governo, ci sarà da qualche parte un parametro che cresce allora parla di quello. Viceversa se la città sale e sei all’opposizione, non sarà difficile trovare un parametro che scende. Poi per tutti c’è l’evergreen: «Macché, non è una ricerca attendibile. Dai non scherziamo». Buona classifica a tutti.

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