martedì
01 Luglio 2025
Rubrica Il Bombolone

Cmc bilingue. Ma taciturna.

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Prima è arrivato il testo in inglese e 40 minuti dopo anche quello in italiano sul bilancio del primo semestre 2014: insomma non c’è dubbio che in casa Cmc ci siano le necessarie competenze tecniche sul fronte della comunicazione esterna visto il bilinguismo del comunicato (in effetti condizione quasi necessaria nel 2014 per un colosso con radici a Ravenna ma interessi ben oltre i confini italiani). Ma la solerzia comunicativa per celebrare i risultati economici o annunciare l’aggiudicazione di nuovi appalti non è proprio la stessa in caso di altre notizie. Sulla stampa locale per una settimana si è parlato di manager (tra cui anche l’amministratore delegato) indagati insieme a dirigenti pubblici per certe varianti urbanistiche che riguardano la ben nota (futura?) area logistica a ridosso di Porto Fuori: non ci aspettiamo di certo che sia Cmc a informare le redazioni quando i suoi dirigenti sono indagati, ma due righe da via Trieste a commento della vicenda una volta diventata di pubblico dominio non era forse il caso di farle? Così, per aiutare a fare chiarezza, per essere trasparenti, per spiegare le cose, per non dire poi che è sempre colpa dei giornali che fanno ricostruzioni fantasiose. Una cooperativa moderna con un valore di produzione che supera i 500 milioni di euro in sei mesi può permettersi di adottare la filosofia del «meno se ne parla meglio è?». E non c’era nemmeno bisogno di versioni inglesi per un pugno di terra a Harbour Outside.

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