domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Colpa degli infiltrati

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Ogni tanto fa bene mettere in fila i numeri, per esempio quelli del partito che governa la città da tempo immemore. Nel 2006, l’allora Ulivo prese, nel comune di Ravenna, il 49,9 percento dei voti, nel 2008, alle politiche prese il 47,9, alle regionali del 2010 il 42,6, alle amministrative del 2011 il 41,8 e ora alle politiche di inizio 2013 il 40,8 (alla Camera). Una lenta agonia. Intervallata da qualche incontro nei circoli Pd con esponenti Pd o da qualche bella intervista a D’Alema ed Errani fatta dal direttore dell’Unità nonché esponente del Pd Claudio Sardo alla festa del Pd. Poi, ogni tanto, qualche guizzo come le primarie per scegliere i candidati al Parlamento, per esempio. Peccato che a essere eletto sarà il quarto arrivato (il faentino Collina) e non il terzo (il ravennate Maestri che si batteva stranamente contro i vertici) e che i primi due erano il segretario provinciale e una campionessa olimpica. E non c’è da temere, quel 41 e rotti preso in provincia da Renzi alle primarie, con Bersani che non arriva alla metà dei voti, qui a Ravenna si spiega facilmente: c’erano truppe di infiltrati da destra. Per le prossime primarie sarà meglio puntare i sospetti sui grillini. Che a quanto pare sono ben di più.

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