Dobbiamo dire che non ci ha sorpreso il dibattito che ha innescato sui social network il nostro articolo sugli impianti sportivi del comune di Ravenna, con l’assessore che annuncia milioni e milioni di euro di investimenti tra nuovo palazzetto, nuovo beach stadium, vecchia piscina da risistemare, vecchio stadio da risistemare, vecchi campi d’atletica da risistemare, eccetera eccetera. La gente, i cittadini, si dividono: da una parte gli sportivi che vogliono gli impianti e dall’altra i meno sportivi che piuttosto preferirebbero case popolari e strade senza buche. Il primo consiglio da dare in questi casi è quello di non fare confusione tra vari ambiti d’intervento, che un bilancio di un Comune è molto più complesso di quello che sembra ed è giusto che ci siano risorse stanziate per determinati settori che non possono da un giorno all’altro passare ad altri. Il secondo è quello di riflettere sull’importanza dello sport (e tutto quello a esso collegato) in una comunità e poi cercare di capire se è necessario che il Comune investa risorse in maniera adeguata sul settore. Secondo noi sì, tanto che crediamo sia stato sensato accorpare le deleghe a Sport e Lavori pubblici, a Ravenna. Si potrebbe invece discutere sui tempi in cui vengono prese le decisioni (il palazzetto prima sì, poi no, poi sì; la piscina nuova prima sì, poi no…) e sulle priorità: vale davvero la pena realizzare uno stadio in spiaggia, per esempio? O meglio nuove palestre? E via dicendo. Ognuno che dica la propria. Senza però pretendere di avere ragione, in questo caso…
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