E così arriva la notizia di un’altra azienda edile in crisi, dopo le note vicende che hanno coinvolto due colossi del settore come Iter e Acmar negli ultimi anni. Intanto, emerge con sempre più chiarezza che la città è zeppa di case vuote e invendute e sfitte. Tanto da conquistarsi pure la vetta di questo triste primato in una recente classifica. Territorio perso per sempre, un’offerta che è evidentemente eccessiva rispetto alla domanda. Peraltro, opinione diffusa di molti addetti ai lavori, non solo si è costruito troppo, ma nemmeno sempre bene. Ora, è possibile che davvero tutto questo non fosse prevedibile e minimamente pianificabile? Che sia colpa del destino cinico e baro? Possibile che a nessuno oggi si possa chieder conto di questa situazione? Possibile che nessuno debba dire che, in effetti, sì, ci siamo sbagliati? Anche solo, magari, per poter meglio invertire la rotta…
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