Un terzo dei circa 370 lavoratori che erano impiegati nel servizio di raccolta rifiuti con il vecchio gestore non è passato al nuovo operatore dopo l’avvicendamento nell’appalto di Hera: sono stati ricollocati in altri lavori, anche su altre piazze, cercando di realizzare l’obiettivo più ambizioso per un’azienda e cioè preservare i livelli occupazionali fronteggiando i periodo difficili in cui capita di perdere gare perché qualcuno mette sul tavolo una percentuale di ribasso economico doppia della tua e lascia tutti senza parole e con tanti dubbi. Il mancato passaggio ha causato qualche difficoltà al nuovo operatore ma chi aveva l’appalto prima ha cercato di conservare le risorse umane formate al suo interno. Questi giorni di caos stanno facendo ipotizzare uno dei possibili ricollocamenti per una parte del personale rimasto con le vecchie aziende: non sarà che li abbiano dotati di uno smartphone e li abbiano mandati a pedinare i mezzi di chi ha vinto l’appalto per fotografare ogni gaffe?
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