Una rappresentanza degli spedizionieri del porto è stata ricevuta dal vicesindaco Eugenio Fusignani in municipio nei giorni scorsi e il numero due di Palazzo Merlato ha detto che è necessario partire quanto prima con i lavori di approfondimento dei fondali del canale. Una affermazione che, andando a memoria, sentiamo dire più o meno da cinque anni da chiunque ruoti attorno alle banchine. Insomma il nuovo presidente di Ap, quel Daniele Rossi nominato e in attesa solo di ufficializzazione dalla commissione parlamentare, ha già l’agenda compilata. Intanto l’ex presidente, Galliano Di Marco, come noto è diventato direttore di Vtp, la società che gestisce il terminal delle crociere a Venezia (la proiezione per il 2016 è di chiudere con 1,6 milioni di passeggeri e 535 attracchi). Gli toccherà, non solo a lui ma anche a lui, mettere mano alla questione grandi navi. Non proprio una bazzecola per l’Italia. Da Ravenna è stato cacciato, almeno secondo la versione ufficiale del ministero, perché non è riuscito a scavare il canale e non aveva più la fiducia delle istituzioni. Allora però sorge un dubbio spontaneo: avranno sbagliato a Venezia a dare una partita così grossa in mano a uno che non sa nemmeno scavare un canale o avranno sbagliato a Ravenna a cacciare uno che da altre parti ritengono capace di governare ben altre beghe?
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