domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Dal bird watching al babbuino

Condividi

Poi uno si chiede a cosa serva esattamente la politica. Ecco, nella vicenda dello zoo safari non è effttivamente chiarissimo. Perché noi ci ricordavamo bene che nel 2006 la giunta appena insediata votando l’impatto ambientale per il parco faunistico della Standiana tentò di mettere paletti e limitare i danni perché ufficialmente nell’allora maggioranza di centrosinistra non c’era alcun entusiasmo per il progetto. Un progetto che per qualche magia burocratica era riuscito peraltro a non andare mai in consiglio comunale per l’approvazione. Non era lo zoo il modello da inseguire. Dovevamo essere quelli del bird watching e della natura naturale. Un territorio autentico e unico, robe così, si dicevano. E in un territorio autentico e unico che si trova nel delta del Po, i leoni e gli ippopotami e i babbuini non c’entrano proprio. Dunque, dicevamo, ci provarono almeno. Poi, nel 2013, la delibera cambia, e scopriamo che visto che ormai di fatto lo zoo c’è, tanto vale che funzioni. Quindi via libera a una cosa che ora sì si può finalmente chiamare con il suo nome, zoosafari, e farla finite con le ipocrisie dei parchi del delta, che al massimo poteva essere il delta del Nilo con quella fauna lì. Ora, qui non è questione di essere favorevoli o contrari allo zoo, è questione di quella cosa chiamata coerenza e credibilità. Se lo zoo nel 2006 non lo voleva nessuno, se la maggioranza oggi è la stessa di allora, come diavolo è possibile che ora ci ritroviamo con uno zoo?

Condividi
Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi