I daini, ancora loro. È ripartita la protesta a fronte della notizia che ne saranno abbattuti 67 esemplari nella pineta di Classe. Ed ecco mail da tutta Italia una più scandalizzata dell’altra, animalisti in genere in sollevazione, amanti degli animali che si offrono addirittura di ospitarli. Tutto nobilissimo, la natura prima di tutto. Solo che non si capisce perché proprio quei 67 daini debbano diventare una sorta di panda della bassa e non, per esempio, i loro consimili che si trovano a nascere e vivere in provincia di Forlì (ne vengono uccisi più di cento all’anno). Per non parlare delle volpi, 365, come i giorni dell’anno, sono quelle che muoiono per mano di cacciatori autorizzati. E sapete su quanta parte del nostro territorio è consentita la caccia? Abbiamo fatto una piccola indagine sul settimanale in uscita oggi su questa pratica spesso demonizzata, e forse non sempre e solo a ragione. Ai lettori la sentenza.
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