«[…] un quartiere in cui pedoni e ciclisti contano più degli automobilisti e dove le strade quindi hanno ampie piste ciclabili e carreggiate strette, in cui ci saranno le colonnine per ricaricare le auto elettriche, saranno incentivate le tecniche di bioedilizia, non ci saranno parcheggi in strada ma sotterranei (in testa candiano, al servizio anche del centro storico) e in silos magari ricoperti di verde. E, dove potranno circolare, le auto non dovranno superare i 30 all’ora. Car sharing e raccolta differenziata saranno parole d’ordine. Non mancherà un sito internet di quartiere dove condividere informazioni e buone prassi […]». Questo era quanto scrivevamo sulla nuova Darsena parlando del nuovo strumento di pianificazione urbanistica presentato dal Comune mercoledì scorso. Lo volevamo solo far notare ai distratti. Noi ci crediamo. E smettetela di ridere!
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