domenica
15 Giugno 2025
Rubrica Il Bombolone

Do ut des

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Sotto l’albero di Natale 2013 – e già impazza il toto-addobbo per quello in piazza del Popolo dopo qualche muso lungo per la veste 2012 – i ravennati pare che potranno trovare un nuovo salottino in centro storico: piazzetta delle Antiche Carceri, collegata a piazza del Popolo con una galleria già inaugurata, dovrebbe essere finalmente aperta al pubblico con la nuova pavimentazione, la nuova illuminazione, il nuovo arredo urbano. Però alzando gli occhi sembrerà di essere più nella Sarajevo di metà anni novanta che nella Ravenna di metà anni dieci: l’ex cinema Sala Italia (che ha un affaccio anche su via Cairoli) versa in una situazione che si può definire imbarazzante, visto il punto in cui si trova. Proprietà divisa fra tre famiglie (Bazzoni, Casadio, Sighinolfi) che non trovano un accordo per presentare un piano di riqualificazione. E l’ex cinema resta lì a disgustare la vista. Ma visto che il Comune paga ogni anno oltre 100mila euro di affitti alla famiglia Bazzoni (Giovanni e Gianguido, padre e figlio, il secondo è l’ex coordinatore provinciale del Pdl e oggi consigliere regionale) per diversi uffici che ha nelle sue proprietà, è davvero così difficile fare un po’ di pressioni? Do ut des, dicono quelli che sanno il latino.

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