Se hai bisogno di un martello vai in farmacia? Se hai bisogno di un’aspirina vai dal fornaio? Se hai dolore a un ginocchio vai dal muratore? Probabilmente potresti anche ma ognuno di loro dovrebbe mandarti dalla persona giusta. Allora perché se hai presunte disfunzioni erettili vai da un parroco e questi, don Sandro, non ti manda da un andrologo ma ti chiede, ipse dixit, di spogliarti per mostrargli il membro? O il parroco ha una laurea in andrologia che noi non conosciamo oppure, torbido o non torbido, avrebbe fatto meglio a dire una cosa tipo: «Figliolo, dovresti parlare con un medico». Perché, come si dice, con la salute è meglio non scherzare. Ora che si è saputa la vicenda, verranno presi provvedimenti con questo parroco «stimato e ben voluto» che dirige il seminario? Altrimenti il dubbio sorge: sarà mica una pratica diffusa?
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