Il Comune questa volta ha fatto una cosa buona e giusta: ha parificato genitori lavoratori e tirocinanti per l’accesso ai nidi e alle materne dei figli. Che di questi tempi un tirocinio è praticamente l’unico lavoro che, soprattutto genitori giovani, possono sperare di avere. Bene, bravi. Non sarà un provvedimento che cambierà la vita a migliaia di persone, ma il principio è giusto. Ora, forse, si può fare il passo successivo: parificare disoccupati e lavoratori. Perché chi lo ha fatto lo sa, non c’è lavoro più faticoso di quello di cercar lavoro. E non c’è ostacolo più grosso al lavoro di un pargoletto di uno o due anni che ai colloqui di lavoro ti tocca ammettere che non sapresti dove mettertelo, esattamente, nel caso poi il lavoro te lo dessero. Le casalinghe magari hanno fatto una scelta di vita e il tempo per star dietro ai figli ce l’hanno davvero, le disoccupate, invece, sono in realtà occupate a cercarsi un’occupazione. E c’è una bella differenza.
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