Certo, nel giorno in cui Berlusconi viene condannato a sette anni e all’interdizione a vita dai pubblici uffici e annuncia di voler andare avanti, le dimissioni di Josefa Idem per qualche migliaia di euro di irregolarità fanno un effetto quanto mai curioso. E oggi, dopo due interviste una peggiore dell’altra (su Repubblica e il Corriere della sera) e una disastrosa conferenza stampa, pare chiaro che le dimissioni non respinte da Letta devono essere state dovute soprattutto alla nulla capacità comunicativa della ministra, abbandonata un po’ da tutti. Ha detto che molte persone le chiedevano di andare avanti, ma forse lo hanno fatto in privato perché per la verità tutti o quasi i grandi giornali, i politici e anche tanti cittadini le chiedevano di dimettersi. Tutto per un «articoletto», ha dichiarato lei, di un giornale locale. Ecco un articoletto ha provocato le sue dimissioncine: il governo non ne risentirà, lei a quanto pare resterà senatrice, la vita politica proseguirà e presto, almeno al di fuori di qui, dove vengono pubblicati gli articoletti, tutto sarà dimenticato. E curiosamente, come quando si dimise dalla giunta Matteucci per prepararsi alle Olimpiadi, la Idem non verrà sostituita, che in fondo mica aveva la delega allo Sviluppo economico. O sarà perché è insostituibile?
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