Il consiglio provinciale ha dedicato un minuto di silenzio alla memoria di Marco Simoncelli e di sicuro nel farlo ha interpretato il senso di sgomento di tanti ravennati davanti alla tv domenica, perché Simoncelli era davvero un mito anche per chi non era appassionato di moto. Però, però Simoncelli non sappiamo nemmeno se qui sia mai venuto. Mentre sappiamo che Rossella Urru, nelle mani di ignoti rapitori da domenica scorsa in Africa, qui ha studiato e lavorato per anni. E su di lei non è dato sapere se sia stata spesa una parola in consiglio provinciale. Poi vediamo che a proporre il minuto di silenzio è stato Rudi Capucci, della Lega Nord, che da qualche parte aveva già scritto che Simoncelli era un campione di romagnolità. Ah, ecco. E allora capiamo. E rabbrividiamo.
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