Dopo due giorni di rigoroso silenzio, in questo spazio, siamo pronti per prenderci magari anche un po’ di insulti. Perché questa volta vorremmo davvero dire che il Comune, forse forse, fa bene a dichiarare che non può intervenire su via Romea Sud, anche se è morto un bambino. Un Comune, forse forse, dovrebbe intervenire sulla base di dati e statistiche, non sull’onda dell’emotività. Se dati e statistiche dicono – come quelli che abbiamo pubblicato sul giornale in distribuzione da giovedì 26 giugno – che via Romea Sud è al 25esimo posto tra le strade comunali più pericolose come numero di incidenti con pedoni coinvolti, ecco, non ci pare uno scandalo che il Comune decida di destinare le poche risorse a disposizione prima per le strade che sono in testa a quella classifica. Una tragedia immane, che ha toccato la sensibilità di tutti i ravennati, non può davvero essere scaricata così semplicemente solo (o quasi) sul Comune e i politici «che se ne fregano». Oltretutto la dinamica dell’incidente, dopo le prime informazioni inesatte, ci dice che il povero Gionatan si è di fatto quasi buttato in mezzo alla strada. Davvero dovremmo mettere un semaforo per ogni tragedia del genere? Certo, sarebbe bello avere tutte le strade del Comune sicure e adatte a ciclisti e pedoni, ma questo purtroppo è un altro discorso.
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