Nell’ultimo suo comunicato sul tema, il sindaco l’ha ribadito per la centoventunesima volta: per far decollare la riqualificazione della Darsena di città bisogna risolvere il nodo della stazione. Perché sennò facciamo la nuova Darsena, e non la Darsena di città, ama sottolineare il Primo cittadino. E per risolvere il nodo della stazione (cioè, detta per la gente comune, fare un ponte che colleghi il Candiano con piazza Farini) serve un bando che il Comune annuncia dal 2006. Un bando che deve mettere d’accordo svariati enti pubblici e per il quale bisogna mettere a disposizione centinaia di migliaia di euro (solo per il bando, eh, che poi per l’opera ce ne vorranno milioni, di euro). Noi ci permettiamo di sollevare un dubbio: ma siamo poi così sicuri che sia necessario risolvere il nodo della stazione? Cioè, siamo sicuri che la gente poi arriverà in Darsena a piedi partendo da via Cavour? Non è che sarebbe più semplice che la gente in Darsena ci arrivasse direttamente (un po’ come fanno i parigini alla Defense, visto che i paragoni in questo campo si sprecano…)? Non è che la stazione rischi di diventare un alibi per non partire mai? Che, per esempio, finché non arriva un archistar a farci un ponte, al Comune in fondo potrebbe andare bene anche tenere i vigili nell’ex dogana, l’unico edificio di cui dispone Palazzo Merlato nell’area? Insomma, non è che intanto si potrebbe partire con la Darsena in città, e poi magari assicurarci che diventi proprio “di città”?
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