E Vasco Errani? Non doveva entrare nel governo Renzi? Se ne parla da quando la Cassazione ha annullato la sentenza (di condanna) dell’appello ma il rimpasto c’è stato e niente, l’ex presidente dell’Emilia Romagna ravennate a cui Renzi ha sempre espresso la propria stima al governo non è entrato. Per lui, uomo della sinistra Pd, amministratore apprezzato da molti anche dell’opposizione, non ci sono state le condizioni per un ingresso. In compenso sono entrati molti uomini di Alfano e, tra gli altri, ha avuto un posto Dorina Bianchi, super cattolicissima che in 15 anni ha cambiato sette volte partito, vicina a Fioroni (uno del Pd che ieri era al Family Day), tra gli estensori di quella legge dal sapore vagamente medievale sulla fecondazione assistita che fu la Legga 40, dopo dieci anni di fatto smantellata dalla Corte costituzionale. Ora non c’è bisogno di essere iscritti al fan club di Errani, né c’è il rischio di essere tacciati di campanilismo, a pensare che almeno l’ex governatore avrebbe portato una ventata di laicità nel governo a guida Pd che forse male non farebbe…
